venerdì 30 dicembre 2011

Dolcini di castagne

Questi dolci li amo particolarmente, anche se non li faccio spesso ... diciamo che l'ultima volta che li ho fatti saranno stati 6 o 7 anni fa. Però quando ti piglia prepotente la voglia si può solo assecondarla ^___^
Li faceva mia madre, che a sua volta li ha appresi dalla madre, si possono fare fritti oppure al forno, inutile dire che io li ho fatti al forno, nella versione originale ci va una purea di castagne lesse e ingredienti crudeli ... ma ahimè il tempo delle castagne è finito e ho ripiegato sulla farina, e veganizzarla è stato un gioco da ragazzi
La forma doveva essere quella tipica dei tortelli dolci con la marmellata brusca (a Parma ne ho mangiati a bizzeffe) ma ho fatto male i calcoli e alcuni mi si sono aperti, fortuna che questa crema solidifica col calore, ma veniamo alla ricetta per la crema:
  • 100 g di farina di castagne
  • 1/2 stecca di vaniglia
  • 400 ml di latte d'avena
  • 100 g di zucchero di canna
  • 25 g di cacao amaro
  • cedro candito o scorzette d'arancia
  • Pasta frolla Veg

Stemperare la farina di castagne col latte, aggiungere la stecca di vaniglia e portare all'ebollizione, in pochi minuti il composto si addensa. Togliere dal fuoco e far raffreddare. Aggiungere lo zucchero, il cacao e i canditi. Stendere la pasta frolla ricavare dei dischi di circa 10 cm di diametro e al centro di ognuno mettere un cucchiaino della crema di castagne, chiudere a semicerchio e sigillare bene i bordi. Infornare a 170 °C fino a cottura della sfoglia.

Questi fatti a forma di raviolo sono senza canditi, per la mia nipotina a cui non piacciono.
Io e M. ne abbiamo assaggiato solo uno per vedere com'era venuto e vi giuro che la tentazione di prenderne un'altro era forte ... ma voglio portarli dalle mie sorelle e quindi si fa penitenza ... solo fino a domani! ^____=


mercoledì 28 dicembre 2011

Zuppa di verdure e tofu

A casa mi hanno insegnato che nulla va buttato, così al brodo vegetale portato da Modena, ho aggiunto altri ingredienti per farci una riscaldante zuppa.
Ingredienti:
  • brodo vegetale (1 litro)
  • minestrone surgelato (150 g)
  • tofu (1/2 panetto)
  • tamari q.b.
  • olio a crudo
  • peperoncino (as you like)
Mettere il minestrone insieme al brodo in una pentola e portare a bollore, lasciar cuocere per 35 - 40 minuti. Nel frattempo, tagliare a dadini il tofu, bagnarlo con il tamari e lasciarlo insaporire. Quando i legumi presenti nel minestrone sono cotti, unire il tofu e lasciar cuocere altri 10 primi. Tostare del pane homemade e servire la zuppa fumante. Accompagnare con olio a crudo, peperoncino e se necessario aggiungere ancora tamari.

Riscaldante e leggera.

Tra Natale e Capodanno

I due giorni a casa delle mie sorelle sono volati, chissà perché quando stai bene il tempo fugge via e delle 1000 cose che volevi fare ti ritrovi con un pugno di mosche in mano...
Devo dire che entrambe si sono prodigate per farmi mangiare, hanno ancora molto da imparare perché utilizzano verdure fuori stagione... ma piano piano son sicura di riuscire a deviarle dalle loro abitudini ^___=
Per la vigila questo era il mio menù:

  • spaghetti al pesto di sedano (questo l'ho portato io da casa)
  • zucchine ripiene
  • pizza di scarole
  • funghi ripieni
  • insalata mista
  • frutta 

e per quanto mangio io, era pure troppo.
A Natale:

  • tartine vegan (pesto di sedano, melanzane a funghetti, pizza di scarole)
  • verdura in brodo vegetale
  • involtini di verza (inventati al momento, ripieni di verza, cous cous, castagne lesse, spezie varie)
  • cioccolatini fondenti
  • roccocò
A S.Stefano, abbiamo fatto fuori quanto avanzato dai giorni precedenti, aggiungendo solo i manfredi con la ricotta (per me senza) e anche qua il cibo non si è fatto lesinare, tanto che qualche avanzo l'ho portato anche a casa (e già utilizzato, ma ve lo racconto in un altro post).

La cosa più bella però è l'affiatamento che ho ritrovato con le mie sorelle, non importa se non ti vedi per mesi, l'aver diviso l'infanzia e l'adolescenza insieme è un legante forte, se poi ti ritrovi a fare il karaoke a squarciagola, allora fai un salto all'indietro di almeno 25 anni e gli occhi ridono ... che disdetta sarebbe stata non avere sorelle ... se non ci foste bisognerebbe inventarvi!

martedì 27 dicembre 2011

Pastiera napoletana

Anche questa è una ricetta della nonna anzi del nonno che lavorava in una pasticceria di Napoli.

Dosi per 10:
500gr. di ricotta
500gr. di zucchero
500gr. di grano(già cotto, si compra in vasetti) 500ml di latte
1 cucchiaio di strutto o burro
sale q.b.
1 buccia di limone a fette
10 uova
300gr. di canditi
1 fiala di acqua millefiori o fiori d'arancio
1 bustina di vanillina

Mettere in un tegame il latte, il limone, il grano, il sale e lo strutto e far bollire a fuoco lento finchè si addensa, quindi spegnete. Nel frattempo mischiare lo zucchero con la ricotta fin a che non diventa cremoso(non ci devono essere grumi) aggiungere le uova già battute,mischiare bene il tutto e aggiungere il grano(dopo che avrete tolto le bucce di limone), i canditi, la vanillina ed infine l'acqua millefiori, date una mescolata veloce e dopo aver foderato uno o più stampi con la pasta frolla versate dentro il composto e con la pasta restante formate delle strisce che metterete in diagonale sul composto. Cuocere a forno già caldo a 180 gradi per 1 ora e mezza. Deve essere asciutta quindi se occorre lasciatela ancora, di solito si spacca ma non preoccupatevi quando si raffredderà non si vedrà. Se vi piace spolverizzate con zucchero a velo.Anche questa ricetta non è proprio per i vegetariani,c'è ne  di diverse, ma devo ancora trovarne una che pur essendo vegetariana si avvicini un poco a questa no appena ci riuscirò, prima la provo io e poi la pubblico.

Struffoli

Finalmente riesco a scrivere queste ricette, un pò in ritardo,ma meglio tardi che mai.
Dosi per 4:
200gr. di farina
100gr. di zucchero
50gr. di burro
2 uova
liquore dolce a piacere
miele,confettini colorati ciliegine candite,canditi misti

Fate una fontana con la farina, al centro mettete le uova, il burro, lo zucchero e il liquore. Impastate il tutto e quando risulta omogeneo e morbido formate dei salsiciotti non troppo spessi e tagliateli a tocchetti, abbastanza piccoli. Friggeteli in olio bollente (devono essere biondo chiaro) e colateli. Sciogliete il miele in una pentola larga e versate dentro gli struffoli aggiungendo i confettini, i canditi e mescolate in fretta per pochi secondi. Versate il tutto in un piatto da portata e completate la decorazione con i restanti confettini e canditi,le ciliegine vanno adagiate sopra a formare una corolla.
Scusate se l'immagine non comprende la preparazione completa ma in questi giorni sono passati dei topolini a sbocconcellare e per fortuna mi hanno lasciato qualcosa da fotografare.
Questa è la ricetta che faceva la mia nonna, che era onnivora come me, ma chiederò a mia sorella come posso farli senza le uova e dopo averli provati vi farò sapere.

venerdì 23 dicembre 2011

Gateaux Veg

Ieri pomeriggio mi è presa una voglia smodata di mangiare qualcosa di sfizioso, (leggasi: salato con la crosticina)  dopo vane ricerche sul web (niente mi ispirava) mi son detta "mangerei un bel gateaux".
Ora bisogna sapere che a Napoli (dove tra le altre c'è stata anche una dominazione francese) per gateaux (o italianizzandolo gattò)  si intende un tortino di patate farcito con salumi e formaggio, ma dato che io non mi cibo più di questi prodotti, e non volendo imitare il piatto originale (usando seitan e tofu) l'ho rielaborato con quello che avevo in frigo e profumandolo con le spezie.

Ingredienti:
  • 5 patate medie
  • 4 carote
  • 150 g di olive di Gaeta (da snocciolare)
  • 1 cucchiaino di spezie per cous cous
  • 50 g di yogurt di soia
  • latte di soia (eventuale)
  • sale q.b.
  • 1 filo d'olio evo
  • mandorle tritate (una decina)
  • impanatura di mais (1 cucchiaio)
  • lievito in scaglie (1 cucchiaino)
Mentre lessate le patate con tutta la buccia, snocciolare le olive e tagliare a dadini le carote.
Versare un filo d'olio in una padella, unire le carote e le olive, aggiungere le spezie e se necessario regolare di sale. 
Far insaporire il tutto lasciando le carote al dente. Prima di spegnere aggiungere le mandorle tostate e tritate.
Cotte le patate, spellarle e ridurle in purea, unire sale, lo yogurt e le verdure spadellate, se necessario unire un pò di latte di soia per rendere tutto ben amalgamato. 
Ungere una pirofila, versare il composto, livellarlo bene e spolverarlo con impanatura di mais e lievito in scaglie. Infornare a 200 °C e far cuocere finché non si forma la crosticina. 
Sfornare e farlo raffreddare prima di servire (si rischiano ustioni al palato!)


Questa è la mezza teglia avanzata, l'altra l'abbiamo accompagnata con le ultime biete dell'orto, semplicemente scottate e condite con olio e limone. M. ha gradito molto e anche io 

giovedì 22 dicembre 2011

Roccocò

Come avevo detto ho fatto i roccocò e adesso vi dò la mia ricetta.
Dosi per 20/25 roccocò:
500gr. di farina
200gr. di nocciole tritate tostate
200gr. di mandorle tostate non pelate
un pizzico di cannella
1 bustina di vanillina
2 chiodi di garofano
buccia grattugiata di limone,arancio e mandarino
80gr. di canditi misti
un pizzico di sale
1 bicchiere di acqua
un pizzico di ammoniaca per dolci(2/3gr.)
1 tazzina di liquore dolce
1 uovo(serve per spennellare alla fine ma si può usare anche l'olio)

Amalgamate tutti gli ingredienti. A parte fate scaldare l'acqua con le bucce degli agrumi e l'ammoniaca, quindi versate nell'impasto e amalgamate fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. infarinate un pò il tavolo da lavoro e formate dei salsicciotti dello spessore di un grosso pollice chiudeteli a mo di ciambelle schiacciateli un poco con la mano, metteteli su una placca da forno o unta leggermente o foderata con carta forno. Cuocete a forno già caldo a 150 gradi per 25'/30'. Risulteranno di un biondo scuro e morbidi ma appena si raffredderanno diventeranno duri e scocchirelli nel mangiarli. Avolte possono essere morbidi e a volte più duri non preoccupatevi non avete sbagliato ma i roccocò risentono molto dell'umidità che c'è nell'aria. Provateli a farli e BUON NATALE A TUTTI!!!!!!
Non ho ancora finito con i dolci mancano ancora gli struffoli la pastiera(anche se è un dolce pasquale noi la facciamo lo stesso) e forse ci aggiungerò qualche altra cosa.....qualche primo e secondo, adesso vedo quello che riesco a combinare.
Ele ti avevo detto che avevo fatto anche il croccante al sesamo eccolo quà

3 giorni a Natale



Evvai! Sabato faccio mezza giornata, così ho tutto il tempo per sistemare le cose e arrivare nel pomeriggio dalle mie sorelle.
Quest'anno malgrado tutto sono contenta, sarà che la prossima settimana non si lavora e così potrò riposare e dedicarmi a fare cose che mi piacciono, sarà che di questo lavoro ormai non me ne frega più nulla e lascio scivolare tutte le cretinate e i fastidi che accadono.
Sono troppo contenta, sabato alle 12:30 stacco e torno il 3 gennaio!
Una settimana di coccole, di giardino, di gatta, di cibo preparato con cura e le cose che voglio provare son tante, forza mancano poco più di 48 ore ^____^

mercoledì 21 dicembre 2011

Tartufi di cioccolato

Questa è un'altra bella idea regalo sopratutto per chi è goloso.
Dosi per 40 tartufi:
150gr. di cioccolato fondente
100gr. di cioccolato al latte
150ml di panna fresca (si può usare anche la panna di soia, non cambia il risultato)
Per la copertura:
cacao in polvere
codette di cioccolato
pistacchi tritati
zucchero a velo
potete usare tutta la frutta secca, il cocco o altro basta usare la fantasia.
Far quasi bollire la panna, aggiungete i due tipi di cioccolato tritati, fate sciogliere  il tutto e fate attenzione che non si formino grumi. Tenete su fuoco basso fino a che risulterà cremoso, quindi spegnete e fate raffreddare, prima che sia del tutto solido mescolate per ottenere un impasto più chiaro e leggero (perchè mescolando si va ad inserire aria risultando appunto più leggero). Formate delle piccole palline vi potete aiutare con due cucchiaini, ma anche se vi sporcate le mani vi consiglio di usarle, è molto più divertente, specialmente se vi danno una mano i vostri figli. Adagiateli su una placca foderata con carta forno e metteteli in frigo per 1,5ora. Appena sono solidificati rotolateli nelle coperture che avete scelto e metteteli in un contenitore con il coperchio e conservate in frigo. Volendo si possono immergere nel cioccolato fuso sia bianco che fondente, in questo caso le farete prima raffreddare e poi li rotolerete nelle coperture. Nell'impasto si possono mettere nocciole, mandorle tritate. A chi piace può mettere delle foglioline di menta appena pestate nella panna e prima di aggiungere il cioccolato tirarle via. Dà un tocco di fresco.

Croccante alle mandorle

Questo è il periodo dei dolci, e io mi sto dando alla pazza gioia, così mi passa anche la giornata. Per cominciare ho fatto la crema di nocciola, poi il croccante ed infine (ma non ultimi) i roccocò. Con calma riuscirò a postare tutte le ricette con allegate le foto.
dosi per 10 pezzi di croccante alle mandorle:
2 cucchiai di acqua
1 cucchiaino di limone
350gr. di zucchero
350gr. di mandorle tostate
Potete sostituire le mandorle con nocciole, noci, arachidi, sesamo o qualsiasi frutta secca di vostro gradimento.
Per il sesamo occorrono :
80gr. di zucchero
50gr. di sesamo
In una padella mettete l'acqua, il limone e lo zucchero, fate sciogliere e quando sasà tutto sciolto aggiungete le mandorle, amalgamate per alcuni secondi quindi versatelo su carta forno messa in una placca distribuite in modo uniforme e fate raffreddare. Prima che si raffreddi del tutto tagliatelo a quadratini o a losanghe.

martedì 20 dicembre 2011

Paris - 3 è il numero perfetto (o quasi)

Terzo ed ultimo post su Parigi, ormai la vacanza è un ricordo, la mente vaga verso altri lidi, ma voglio fermare ancora qualche immagine...

Mulino "de la Galette"

Castagne e vin brulè

Minerva

Nike di Samotracia 

Assiri e Babilonesi (molto più belli degli egizi a parer mio!)

Esterno del museo d'Orsay 

La torre vista dalla Senna

Indicazioni per "pietoni a Parigi"

il giardino nascosto nel mercato delle pulci



venerdì 16 dicembre 2011

Paris - Chiese e monumenti

Adagiata su un isola in mezzo alla Senna, si erge da circa 850 anni la cattedrale di Notre Dame de Paris, imponente, stile gotico (leggo sulla guida)  per me più bella all'esterno che all'interno ... è buia e sinceramente provavo una sensazione di oppressione, tranne quando si passava sotto le vetrate illuminate dalla luce esterna, comunque era troppo buia per fare foto decenti

 (vista di lato)

 (vista di fronte)

Appena attraversi la Senna, ti ritrovi nel quartiere Latino (che niente ha a che vedere con l'america latina) sede della Sorbonne e di altri monumenti

 Pantheon

Era una ex-chiesa, adesso vi sono seppelliti illustri conosciuti e illustri sconosciuti, ci tenevo a vedere il pendolo di Focault ... ma ricordavo di aver letto cose diverse, in tutti i casi  eccolo


Sempre ne quartiere Latino c'è l'Hotel de Cluny, edificio medievale, adesso sede del museo medievale, ma quando è stato costruito era un Hotel particulier ... non chiedetemi in cosa fosse particolare
... non oso immaginare


Peccato non aver avuto il tempo per visitarlo col suo giardino medievale.

Altro giro, altra corsa nell'ultima giornata di permanenza (baciati dal sole) ci siamo recati a MontMartre, situato sul punto più alto della collina c'è la chiesa del Sacro Cuore, tutta guglie bianche che abbacinavano.
Se c'andate non fatevi fregare dalla funicolare, percorre si e no un 250 metri che si possono fare benissimo a "lento pede " lungo le scale che salgono alla chiesa


L'interno di questa è molto più luminoso di Notre Dame
lo stile meno pesante, uno slancio verso il cielo e l'aria 
... però non era ammesso fare foto 



si capisce che mi è piaciuta?

giovedì 15 dicembre 2011

Paris - Emozioni

Tra la sveglia e l'uscita dall'albergo son passate quasi 3 ore, 
studiando la strada per arrivare alla metropolitana, 
capire quale linee prendere per andare alla nostra prima destinazione, 
il cielo è grigio.


Il viaggio in metro è relativamente breve, 
sulle scale per l'uscita soffia un vento freddo, 
e poi si intravede uno spicchio di cielo sereno ... 
il tempo di inspirare e ammirare

  L'arco di trionfo

Da lì la passeggiata continua sugli Champs-Élysées, con le casette per il mercatino di Natale, arriviamo in una piazza che nel seguito della nostra permanenza a Parigi sarebbe diventata un punto importante per l'orientamento

 Place de la Concorde 

Ho letto che Prato della Valle (la piazza più grande di Padova) è la seconda in Europa dopo piazza S.Pietro, ma a occhio Place de la Concorde è più grande di Prato della Valle, poi le misure non le ho certo prese.
Dopo esserci rifocillati si decide di andare al monumento per cui Parigi è famosa, e tra metro e treni cittadini arriviamo alla fermata agognata, usciti dal sottopasso ci guardiamo intorno e nulla ... della famosa torre non c'è traccia ... un dubbio si insinua "non è che abbiamo sbagliato fermata?" piantina alla mano verifichiamo la correttezza delle nostre cognizioni,
titubanti procediamo lungo la via, 
appena girato l'angolo si staglia imponente nello scorcio tra due isolati ... 
è proprio lei, non si può sbagliare

 Tour Eiffel

e così attraversiamo i giardini sotto la torre e sotto una pioggia battente ci apprestiamo a salire in cima, peccato che il tempo si sia messo sul brutto, 
ma anche così qualche scorcio interessante siamo riusciti a coglierlo

Jardins Du Trocadero

Se c'andate non prendete del te al bar della torre, è praticamente acqua sporca carissima, in compenso ci siamo goduti l'emozione della torre flagellata da acqua e vento e posso assicurarvi che la senti ondeggiare. Stanchi ed infreddoliti (ma contenti) ci siamo avviati sulla strada per l'albergo 
dove ci attendeva doccia calda e letto comodo

(to be continued)


martedì 13 dicembre 2011

Paris - Louvre - Codice di Ammurrabi

La scorsa settimana ci siamo concessi una vacanza a Parigi,  c'è una cosa che mi ha colpito molto, e mi son detta: "Caspita lui si che era un pezzo avanti!"

Codice di Ammurrabi, 1^ legge: 
Qualora qualcuno accusi un altro, ponendo un bando su di lui, ma non possa provare l'accusa, allora quello che ha accusato sia messo a morte.
Codice di Ammurrabi, 5^ legge:
Qualora un giudice esamini un caso, raggiunga una decisione, e presenti il suo giudizio per iscritto; qualora poi un appaia un errore nella sua decisione, e ciò dipenda da sua colpa, paghi allora dodici volte la multa da lui stabilita nel caso, e sia pubblicamente rimosso dal posto di giudice, né mai più vi sieda per rendere giustizia.
Solo con queste due, snelliremo in maniera incredibile la situazione giuridica italiana.

venerdì 9 dicembre 2011

Crespelle alla crema di nocciola

Buondì a voi tutti, ho fatto le meravigliose crepes (dietro insistenza di mio figlio che come dice mia sorella le mangerebbe pur' cap'o' zullus')cioè anche in testa ad uno sporcaccione.
Io le ho fatte con le uova non essendo vegetariana ma vi dò la ricetta vegan.
Dosi per 2:
100gr. di farina bianca
100gr. di farina di grano saraceno
120ml. di succo di mela
4 cucchiai di olio evo
100ml.di latte di riso
1 cucchiaino di lievito per dolci
5gr. di sale

Mettete il succo della mela, l'olio e il latte nel boccale del frullatore e miscelate i liquidi. In una ciotola mescolate le farine con il lievito e il sale. versate il composto frullato nella terrina con le farine e amalgamate fino ad ottenere una pastella fluida. Riscaldate una padella antiaderente o crepiera, versate un piccolo mestolo del composto e stendetelo uniformemente(facendo girare rapidamente la padella o usando l'attrezzo per stendere le crepes). Quando i bordi diventano biondi e fanno delle bolle sul fondo giratele dall'altro lato, cuocete per qualche minuto, quindi capovolgetele su un tagliere. farcitele con quello che più vi piace stendendo la farcitura con una spatola, piegate a metà e poi ancora a metà. decorate con zucchero a velo o frutta candita.
Sono invitanti vero? L a crema di nocciole con cui le ho farcite è quella che ho pubblicato e che troverete nei post .
Vi do anche un'altra ricetta che forse è più semplice:
Dosi per 4:
120gr. di farina "00"
200ml. di latte di soia
2 cucchiai di olio di mais
70ml. di acqua
Mettete in una ciotola la farina con l'olio e piano piano versate il latte e l'acqua fino ad ottenere una crema fluida ma non liquida.Lasciate riposare per 30'. Per la cottura procedere come l'altra ricetta.
Provatele e fatemi sapere come sono venute.

lunedì 5 dicembre 2011

Lunedì 5 dicembre

Lì fuori è buio e grigio.
La voglia di muoversi non c'è malgrado una colazione deliziosa.
Però devo darmi una mossa, doccia, shampoo (non prima devo fare il decotto di semi di lino) prima delle 10:30 dalla dottoressa, e pensare a cosa cucinare per pranzo e per cena.
L'unica cosa certa è che sarà riso, con cosa? Ho una carota e un porro che languono in frigo.
Il grigiore mi deprime e la batteria del PC mi sta abbandonando, sarà ora che sollevi le terga dalla sedia e incominci questo lunedì.
Buona giornata a chi passa.

domenica 4 dicembre 2011

Cannoli con ricotta e gocce di cioccolata

Siccome mio marito mi ha portato le cialde per i cannoli ho cambiato i miei programmi e al posto delle crepes ho fatto questi invitanti cannoli.
Per il ripieno di 6 cannoli:
300gr. di ricotta
150gr. di zucchero
1 conf. di canditi
50gr. di gocce di cioccolata
zucchero a velo q.b.
Mettere la ricotta con lo zucchero in una ciotola, mescolare bene finchè non ci saranno più grumi. Dividere in due parti il composto e mettere in uno le gocce di cioccolato e nell'altro i canditi, lasciandone un pò da parte per decorare. Riempite le cialde con il composto per metà dell'uno e dell'altro o di uno solo, quindi decorare con i restanti canditi. nell'impasto ci potete mettere anche del cioccolato in polvere ottenendo la ricotta al cacao. Io ne ho fatti qualcuno con metà ricotta e metà la mia crema di nocciola.
A sentire mio figlio sono belli ma sopratutto BUONI.

Crema alle nocciole

Dosi:
100gr. di nocciole tostate e pelate
100gr. di zucchero a velo + 2 cucchiai 1 gr. di lecitina di soia
30 gr. di cacao
100gr. di cioccolato bianco 350ml. di latte intero o di soia

Frullate le nocciole con la lecitina di soia e 1 cucchiaino di zucchero fino ad ottenere una polvere molto sottile. In una ciotola mettete il cacao, 2 cucchiai di zucchero(quelli in più) e 50 ml di latte, mescolate fino a che otterrete una crema densa, unite la farina di nocciole che avete già fatto e mescolate bene il tutto e aggiungendo altri 50ml. di latte. Mettete sul fuoco il restante latte(250ml) con il cioccolato bianco e il restante zucchero fino al completo scioglimento del cioccolato. Unite quindi al latte la crema di nocciole e tenetelo su fuoco basso per 40'. La crema risulterà scura versatela subito nei vasetti e lasciate raffreddare. Chiudete e conservate in frigo. Si può tenere per 10 giorni........SE DURA!!!!!!
Forse la foto non rende giustizia alla crema ma vi assicuro che è buona. Certo non è la NUTELLA ma è una buona imitazione. Mio figlio la gradisce molto anche se secondo me ci vuole ancora dello zucchero.
Videvo dire però che ho mixasato due ricette ho rispettato solo le grammature aumentando però il cioccolato bianco. La prossima volta aumenterò lo zucchero e diminuirò il cacao.
Oggi pomeriggio mi toccherà fare per la gioia di mio figliole.....CREPS con questa crema guduriosa!  vi farò sapere ciao ciao

venerdì 2 dicembre 2011

Minestra di granturco e funghi

Ingredienti:
  • 1 cipolla bianca
  • 400 g di funghi freschi
  • 10 g di porcini secchi
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 100 g di farina di mais (fioretto)
  • 2 foglie d'alloro
  • 2 l di brodo vegetale
  • 100 ml di vino bianco secco
  • olio evo
  • sale
Sbucciare e affettare la cipolla, pulire i funghi con un panno umido e affettarli, mettere a bagno i porcini secchi in poca acqua tiepida, preparare il prezzemolo. Stemperare e sciogliere la farina in 2 dl di brodo freddo, aggiungere il restante brodo bollente, mescolare con attenzione e cuocere lentamente per 20 minuti. Rosolare la cipolla per 7-8 minuti a fuoco medio in poco olio, unire i funghi e l'alloro, salare, cuocere per 15 minuti, bagnare con il vino, aggiungere i porcini scolati e tritati, cuocere per altri 10 minuti e insaporire con il prezzemolo. Impiattare la minestra, adagiare un paio di cucchiaiate di funghi e servire subito.

Non ricordo più da dove ho preso questa ricetta, (che ho veganizzato eliminando a piè pari il parmigiano) in tutti i casi la rifarò tra molto tempo, visto che la mia intolleranza a lieviti e affini (oltre a quella ai latticini) è probabilmente la causa per la quale non riesco a sconfiggere certi piccoli e fastidiosi disturbi di natura prettamente femminile. A Parte questo la polenta è molto liquida e ieri sera fumante è stata corroborante ... a M. è piaciuta di meno proprio per la sua fluidità. Vabbè la prossima polenta sarà più soda, e se avanza via di griglia!

mercoledì 30 novembre 2011

Lenticchie con castagne


Buongiorno a tutti, dopo qualche giorno di assenza eccomi qua! Ero un pò arrabbiata con i miei omuncoli perchè qualsiasi cosa faccia sono sempre pronti a lamentarsi a più non posso e allora mi sono rifiutata di cucinare in modo "decente" il che per me è quasi una tortura visto e considerato che è il mio lavoro. Comunque ecco le mie lenticchie con castagne(anche qui giù con le lamentele).
Dosi per 4:
300gr. di lenticchie
200gr. di castagne
1 spicchio d'aglio
un po d'olio evo
un rametto di rosmarino sale q.b.

Lavate e mettete le lenticchie in una pentola capiente con abbondante acqua, lasciate cuocere quindi aggiungete un filo di olio, il sale e il rosmarino. Nel frattempo intaccate le castagne e passatele in forno, come si fa di norma    quindi sbucciatele e poi rimettete le lenticchie sul fuoco aggiungendovi le castagne, fate insaporire per alcuni minuti ,mettete altro rosmarino aggiustate di sale e BON APPETI.

Scusate per la foto un pò sfocata ma non sono molto brava con l'obiettivo. Vi assicuro che è un piatto buonissimo. Questo è stato la mia cena come vedete io l'ho usato come piatto unico.


mercoledì 23 novembre 2011

My 7 link project

Su invito di Sara, aderisco a questa simpatica catena, mi ci è voluto un pò di tempo per decidere quale post e dove assegnarlo, ma forse ci sono riuscita ... la cosa più bella però è che me li son guardati quasi tutti questi 4 anni di blog 

Post più bello
è una semplice foto, ma io la trovo bellissima.

Post più utile
lì è cominciato il mio confronto col mondo vegan ...

Post più popolare
bei posti, ma non ci tornerei

Post dal successo sorprendente
leggetelo ;)

Post sottovalutato
un argomento a cui tengo molto

Post più controverso
gli stereotipi non li ho mai amati

Post di cui vado fiera
mi raccomando leggete anche il post che lo segue (considerazioni)

... e poi c'è il post che ho pubblicato di più ...Cielo nero , cielo nero evidentemente queste parole hanno un significato molto profondo per me, visto che imperversano nella mia vita, sopratutto nei momenti bui.

Adesso dovrei coinvolgere altri 7 blog... mumble mumble, allora scartando chi è già stato coinvolto ... c'ho pensato tutta notte e i prescelti sono:
Cucina ecozoica
Golosità vegane
Maktuub
Ravanello curioso
Stopar's mansion
turismo lento
Cucina senza senza

sabato 19 novembre 2011

Le Fave (Vicia Faba)

Nella mia casa d'origine le fave erano uno di quei legumi che non venivano usati spesso, al cui sapore non ero abituata e quindi non mangiavo nemmeno quando con amore le preparavo a mio padre (uno stufato con le fave secche, che mia madre non so perché non amava fare). Poi qualche anno fa le ho riscoperte, parlo delle fave secche, quelle fresche le ho sempre mangiate.
Per proprietà e virtù vi rimando a questo link, che ho trovato in rete e che mi è sembrato ben strutturato.
Per il resto non mi resta che riportare qualche ricetta, che ho provato la settimana scorsa
Minestra di avena, verza e fave
Ingredienti:
  • 150 g di avena in chicchi
  • 1/2 verza piccola
  • fave cotte (o purea di fave)
  • olio evo
  • sale
  • acqua q.b.
  • peperoncino
Mettere a bagno l’avena per almeno 12 ore, sciacquandola più volte. Metterla in una pentola con acqua a filo e portare a bollore. Nel frattempo lavare e tagliare la verza a listarelle, unire 1 bicchiere d’acqua e cuocere nella pentola a pressione per 10 minuti. Scaricata la pressione aprite la pentola, unire le fave (io ho aggiunto il ful di fave che mi era avanzato dalla cena precedente) e l’avena che stava cuocendo. Salare, richiudere la pentola a pressione e cuocere 15 minuti dal fischio. Servire con un filo d’olio evo e una spolverata di peperoncino.

Devo dire che l'abbinata è stata vincente, le fave hanno regalato alla minestra quella corposità che sanno produrre le patate, ma il sapore ... complici probabilmente le spezie usate per il ful ... gradevolissimo al mio palato.

Per le altre vi metto i link:
Premetto, nelle falafel originali ci vuole il cumino, spezia che io aborro, quindi se a voi piace mettetelo. Anche nel ful, è previsto, ma io lo sostituisco col coriandolo  ^___^

Qua servite insieme a della polenta alla piastra per cena
 

venerdì 18 novembre 2011

Polpette di fave


Con questa semplice ricetta voglio partecipare ad una lodevole iniziativa, che è volta ad aiutare le responsabili di una cooperativa sociale di Borghetto Vara, la Cooperativa Gulliver che si prende cura di anziani, disabili e bambini. Questi ultimi erano accolti in due case-famiglia, due Comunità educative in cui i ragazzini, già tanto provati dalla vita, potevano trovare calore e speranza per il loro futuro. L’alluvione che ha colpito la Liguria ha reso pericolanti ed invivibili le strutture, ha trascinato via auto e pullmini per i trasporto di bimbi e disabili, ha spazzato via abiti, giocattoli e scorte di cibo.

Ecco i passaggi base di questa iniziativa, dunque:
  • Postate una ricetta per i bambini del Gulliver, chi ha un blog scriva un post dedicato, che contenga le informazioni necessarie. Potete partecipare tutti, con o senza blog, con ricette ( una o più!) nuove o già postate. Mettete un link qui, o mandate la vostra ricetta a melagranata@gmail.com entro il 30 Novembre, (se potete! ma non è un contest, non si vince nulla!!)
  • Mettiamo sui nostri blog il banner dell’ iniziativa, linkato a questa pagina.
  • Indichiamo il numero IBAN della cooperativa, su cui ciascuno di noi, i nostri amici e i lettori dei blog potranno fare una donazione. 



Con davvero poca fatica, dalle nostre case, abbiamo la possibilità di provare a fare proprio tanto, per chi la casa non l’ha più!

Polpette di fave


Ingredienti:

  • fave secche messe in ammollo per almeno 12 ore
  • aglio tritato
  • coriandolo tritato
  • sale
  • olio evo
  • prezzemolo tritato
Frullare le fave col minipimmer o con un potente frullatore, poi unire le spezie tritate, il sale ed un pò d'olio. Formare le polpettine (più piccole sono e più si fanno mangiare) friggerle in olio bollente finché diventano belle dorate. Far scolare su carta assorbente l'olio in eccesso (molto poco perché si forma subito la crosticina e ne assorbono poco) e servire calde.