martedì 20 maggio 2008

Considerazioni

Ho fatto leggere il racconto del post precedente a M.
La prima cosa che mi ha chiesto è stata se avevo dovuto dare le mie generalità, dico "No, perchè?"
Mi risponde "perchè con questo racconto hai dichiarato che non ami i mussulmani!"

Allora vorrei precisare alcune cose:
Credo che le persone non vadano giudicate per la loro religione, razza, o altro. Ognuno è libero di fare la propria vita, l'importante è non interferire con quella altrui.
Questo è vero per tutte le religioni e società, compresa quella in cui sono nata; anche perchè ci sono cose che ho sempre combattuto, come gli atteggiamenti differenti con cui i miei genitori trattavano i figli e le figlie. Oppure gli atteggiamenti ipocriti di chi prima si comporta male verso gli altri e poi va a confessarsi.

Il racconto, è stato scritto in un periodo in cui vedevo la vita in maniera più buia di quanto non capiti adesso, poi l'ho adattato alla richiesta "il mattino dopo" ma il timore di fondo, non è tanto verso la religione in se stessa, ma quanto verso un possibile regime teocratico dittatoriale, in cui quella che può essere una fede per il singolo, diventa un obbligo per la comunità, ed è una cosa che non accetterei sopratutto se verrebbe a ledere la mia libertà.
Qualcuno potrà dirmi, che non è detto che io sia veramente libera (tra telefonini, telecamere, registrazioni etc.) si possono tracciare tutti i miei spostamenti, ma per quanto anche questa ipotesi possa essere inquietante, nessuno fino ad ora mi ha mai obbligato a vestirmi o a comportarmi in maniera diversa da quella che ho elaborato negli anni.
E forse infine, la cosa più importante, non è l'essere veramente liberi di agire come ci pare (anche perchè siamo frutto della società in cui viviamo) ma la percezione che abbiamo della nostra libertà d'azione.

5 commenti:

  1. condivido perfettamente ciò che dici, la nostra libertà di azione, il sentirsi liberi dentro, di amare, di vivere è un bene preziosissimo!
    grazie mille per il commento. bacione

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  2. di niente, è solo quello che penso :)

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  3. La libertà non è un'ideale ma un processo che ci porta a non essere condizionati dagli altri ma avere la possibilità di condurre la propria vita come vogliamo, in sostanza avere la possibilità di scegliere. Ma libertà è anche non lasciarsi condizionare dalle proprie trappole mentali, come i condizionamenti che abbiamo ricevuto a partire dalla tenerà età. Essere liberi è molto difficile ma non impossibile. Essere liberi non è possedere chissà quali ricchezze, ma non essere attaccati a nulla se non a quello che per noi è importante fare.

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  4. Io la penso così...abbiamo quasi il 100% della libertà....quello che manca al raggiungimento è dato da moduli su moduli da compilare dappertutto e per qualsiasi tipo di richiesta o adesione, scelte commerciali altrui che di fatto obbligano a certe scelte e qualcos'altro di questo tipo....

    Rispetto ad altre parti del mondo, ovvio, siamo liberissimi!!!

    Poi la libertà...sta tutta dentro di Noi.....comunque!

    un abbraccio.... ;-)

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  5. francesco, è vero ciò che dici, spesso le barriere ce le creiamo da soli.

    andrea, proprio quello che volevo dire, troppe registrazioni e comunicazioni di dati, e poi ci rompono loro e la legge sulla privacy!

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