mercoledì 10 settembre 2008

Sharm el Sheikh - ambiente, clima e partenza

Per quanto riguarda il clima, faceva caldo (ma và? che scoperta!) ma la cosa che ho notato di più era il vento. Uscendo dalla camera, c'era un corridoio aperto da un lato e si era come investiti da un Phon posizionato sulla selezione più calda; l'acqua sia in piscina che del mare la sentivi appena fresca se restavi un pò al sole, ma dopo due minuti era un brodo tiepido, la sabbia scottava tanto da non poterci fare due passi (e dico due) senza ciabatte.
Ah! in Egitto non è vietato fumare in nessun luogo, è quindi il paradiso dei fumatori, e questo qualche volta ci ha dato qualche piccola noia. Altra cosa che pure non ho apprezzato è il fatto che non appena ti avvicinavi ad un negozio o ad una bancarella, ti assalivano offrendoti la loro mercanzia, che tra l'altro non era prezzata e per comprare avresti dovuto contrattare. Figuriamoci, io che non ho mai comprato dai "vuò cumprà" proprio perchè odio contrattare, e che anche nei nostri mercatini se il commerciante mi invita velatamente ad acquistare, rispondo che stò solo guardando!
A parte questo il mare era limpido e pieno di pesci, che fare snorkeling era una vera goduria, a parte il fatto che l'istinto mi spingeva ad abbassare e spostare la testa per osservare meglio i pesci, e ciò provocava immancabilmente l'entrata dell'acqua nel tubo. :-D
Oltre al litorale prospicente l'albergo siamo stati nel parco marino di Ras Mohamed, dove la barriera corallina era intatta (fino a quando ci sono sbattuta contro con le gambe, e mi sà che mi lascierà un ricordino :-S). In questo parco ci sono anche le mangrovie con una miriade di granchi,
ed un lago più salato del mare (chiamato il lago magico, dice la leggenda che se si immerge un uomo rafforza la sua virilità, se si immerge una donna potenzia la sua fertilità) ma la cosa che ho gradito di più è stata la presenza di una colonia di cicogne, bellissime! peccato che la mia digitale non ha il teleobbiettivo. Però non mi son lasciata sfuggire l'occasione quando una cicogna è atterrata nelle aiuole davanti all'albergo e proprio l'ultimo giorno che ero lì.
Anche per la partenza abbiamo avuto qualche intoppo, a partire dai due ragazzi che si sono presentati alle 16:20 quando la partenza era alle 16:00, proseguendo con l'autobus che si spegne per strada, ma quà son stati celeri nel sostituirlo, e siamo arrivati in aeroporto alle 17 meno 10, con la partenza schedulata alle 18:30. Ci mettiamo in fila per imbarcare i bagagli e non c'è nessuno che li imbarca fino alle 18 circa, finalmente con un ritardo di 40 minuti, ci dirigiamo in sala d'attesa e dopo l'accensione della scritta "INBOARDING" aspettiamo altri 20 minuti o giù di lì. Infine partiamo dopo la 19:30 per arrivare su suolo italico alla 23 circa, recuperati i bagagli raggiungiamo l'auto ed imbocchiamo l'autostrada verso casa ... il resto e storia conosciuta.

21 commenti:

  1. Nadir, alla fine quando ci chiamano (parlo di noi "terroni") nordafricani non vanno molto lontano.
    La sabbia scottava da morire anche qui. A tal proposito io non faccio mai un passo senza ciabatte, onde evitare figure terrificanti.
    E un ricordino sulle ginocchia ce l'ho anch'io, ma dopo una caduta sugli scogli a Monopoli, alcuni anni fa. Roba che anche i ragazzini risero per almeno mezzora.
    A parte gli inconvenienti, presenti in ogni viaggio che si rispetti, penso che la tua vacanza sia stata piacevole.
    Un bacio e buona giornata. :)

    RispondiElimina
  2. Si è stata piacevole e rilassante, perchè quando sei in vacanza non devi permettere a nulla di sconvolgere i tuoi piani, infondo quella gente lì probabilmente non la vedrò mai più, e poi l'esperienza del "vacanzificio" che andava fatta :-D

    RispondiElimina
  3. dimenticavo, buona giornata anche a te :)

    RispondiElimina
  4. vuoi vederei che stavi nello stesso albergo di due mie amici...sono tornatati il 6 e ieri li ho visti e mi hanno racontato le stesse idenetiche cose ahahahahaha :) le casualità della vita ^_*

    RispondiElimina
  5. benvenuta cicapooh, potrebbe essere, ma io credo che quello sia il trend del posto ;)

    RispondiElimina
  6. Un po ti invidio, io in Egitto ci sono sempre andato a lavorare, ho giusto visto le piramidi di corsa pur avendo casa al Cairo.
    Ah no, sono anche andato a mangiare del pesce a gasolio sull'imbocco del canale di Suez, dopo una meravigliosa tempesta di sabbia in una macchina senza aria condizionata e finestrini chiusi :-))))

    RispondiElimina
  7. Ma scusa, vai in giro nel mondo a distruggere le barriere coralline??
    O_O

    Ma guarda un po' che vandala!!!
    :-DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD


    Un abbraccio, buona giornata!! ;-)

    RispondiElimina
  8. :-D e che ci posso fare se si mi ha tagliato la strada mentre cercavo di approdare in spiaggia? :-D ;)

    RispondiElimina
  9. Ho postato la ricettina dei grissini..
    Ti auguro che quel brutto funzionario si tolga presto dai piedi..
    Baci, buon w.end

    RispondiElimina
  10. Le partenze sono sempre la parte più caotica e dei rientri poi non ne parliamo, per il resto Sole, acqua, caldo, bell' albergo e cosa avresti potuto desiderare di più?
    Un abbraccio. massimo.

    RispondiElimina
  11. Adesso aspetto di farmi un bel viaggio anch'io.

    RispondiElimina
  12. @massimo, ... un lucano! :-D
    perdona, ma la battuta è nata spontanea dalle mie dita ;-)
    buon w.e.

    @alcmena, benvenuta. Ti auguro di farlo presto :-)

    RispondiElimina
  13. a Jerba un commerciante locale mi apostrofò con: "Italiani tutti tirchi" perché non volevo comprare gli elefantini.
    Il discorso della trattativa: un altro commerciante del luogo disse che non poteva farmi meno di X prezzo, perché il loro governo aveva dei prezzi minimi imposti!
    Perché mai avrei dovuto acquistare un tappeto persiano da loro, con tutti i rischi dell'importazione, pagandolo di più che in Italia? ho anche scoperto che ci sono supermercati anche in Tunisia e trovi le stesse cose che sulle bancarelle e le paghi molto di meno e a prezzi fissi.
    Montezuma invece è stato gratis e molto doloroso, ma ho perso quei 5-6 kg di troppo in una settimana :-D
    Non tornerò più nei paesi arabi, troppo astio nei nostri confronti, e il personale locale dei villaggi (io ero in uno di quelli qualificati come migliori dal tour operator) era indisponente. Niente da dire invece sugli animatori italiani, veramente fantastici.
    Ciao.

    RispondiElimina
  14. nadir bella sharm, io ancora non sono riuscita ad andarci, ma ce la farò ihihihih

    RispondiElimina
  15. @amoleapi, in fondo è veroil detto "paese che vai, usanze ce trovi" e quindi ci vuole un pò di spirito di adattamento. Ma per quanto riguarda Montezuma? non è dell'america centrale? ;)

    @kleys, :-) è stato un tentativo di trattenere le vecanze ;)
    @occhi, esperienza da fare, ma che non rifarei. baci

    RispondiElimina
  16. Che bello, voglio buttare nel lago magico una certa persona; chissà se...naaaaa!

    RispondiElimina
  17. @alia, meglio non rischiare, non si sà mai cosa può accadere ... ;) :-))))))

    RispondiElimina
  18. è un modo di dire, suona meglio che descrivere i sintomi! LOL
    http://www.paginemediche.it : "La vendetta di Montezuma
    Non è il titolo di un film, ma una maniera elegante per indicare la "diarrea del viaggiatore", una malattia molto comune tra i turisti internazionali, soprattutto in quelli che si recano nei paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina."

    RispondiElimina
  19. @amoleapi, è vero, ma la situazione anacronistica balzava troppo ai miei occhi ;)

    RispondiElimina

Benvenuta/o
commenti, confidenze o pensieri sono ben accetti sempre che non siano offensivi o volgari.