martedì 15 maggio 2012

Vivisezione


2 domeniche fa, siamo andati ad una conferenza tenuta da due dottoresse, la Dott.saBaroni (SSNV) che parlava della nutrizione vegetariana, l'altra (dott.sa Digiacomo) medico operante nel padovano, che negli ultimi anni ha ricoperto ruoli sia in ambito oncologico che etico, dissertava sulla vivisezione.
Diciamo che tutto sommato conosco abbastanza i principi dell'alimentazione e avendo consultato spesso il sito SSNV, le cose dette dalla Baroni non mi erano del tutto nuove, mentre la seconda (che in effetti è stata la prima oratrice) ha portato alla luce aspetti della vivisezione e degli effetti dei farmaci sull'uomo che non conoscevo, e che continuano a frullarmi nella testa.
Già da anni non finanzio la ricerca medica, proprio per il fatto che è condotta nella stragrande maggioranza dei casi, sugli animali, sapevo che in molti casi effetti collaterali dei farmaci si evidenziavano solo sull'uomo nell'utilizzo clinico del farmaco,dopo quindi aver passato l'iter completo (che si aggira sui 10 anni).
Non sapevo che molte sostanze che risultano nocive per l'uomo non lo sono per tante specie animali;
Non sapevo che molte sostanze hanno effetti differenti anche tra specie simili e che viene scelta una specie invece che un altra, proprio su questa base, e quindi l'esperimento viene pilotato nella direzione che si vuole;
Non sapevo che alcuni farmaci (ritenuti innocui, nella sperimentazione) non solo si sono dimostrati deleteri per le persone che li hanno presi, ma che addirittura trasmettono i danni da loro prodotti ai figli ed ai nipoti, attraverso i meccanismi del DNA;
Non sapevo che le colture cellulari, che possono sostituire in toto la povera cavia, sono anch'esse di derivazione animale e non umana (e questo è assurdo!), ed è ancora più assurdo che ci sia chi non vuole guardare in faccia  a questa realtà.
Tralasciando volutamente la vivisezione volta all'industria alimentare, cosmetica e bellica, che è ancora più assurda e incomprensibile!
Ma cosa posso fare io? Oltre a non finanziare la ricerca, oltre a boicottare le ditte di cui si conosce l'operato poco etico, ci sono 2 cose basilari, alla portata di tutti:

  1. preferire i medicinali generici (se proprio si devono prendere) a quelli a marchio, perché i medicinali generici sono quelli per cui il brevetto (che dura circa 20 anni) è scaduto, e quindi il principio attivo è diventato di pubblico dominio, quindi privo di interessi per la ditta farmaceutica, infatti i generici costano meno proprio perché non vengono pagati i diritti di brevetto, e questo significa che alla ditta farmaceutica non gli arrivano più soldi da quel principio attivo, in questo modo non si finanzia la vivisezione.
  2. pressappoco per lo stesso meccanismo, nei cosmetici verificare come minimo la presenza di "cut-off-date" le ditte che dichiarano di aderire a questa filosofia, usano molecole sperimentate 20 anni prima, quindi molecole concettualmente "vecchie", va da sè che preferisco utilizzare prodotti completamente vegetali ... fortuna che mi son sempre truccata poco (diciamo niente).
PS: per chi fosse interessato a conoscere un pò di più lascio il link di AgireOra

8 commenti:

  1. Mi fai venire un dubbio, io il mio 5 x mille l'ho destinato all'istituto Veronesi per la ricerca sul cancro, anche loro sperimentano con la vivisezione? Se si il prossimo anno lo destinerò a qualche associazione umanitaria.

    RispondiElimina
  2. Ciao Patty, ho trovato questo post di Veronesi:
    http://www.fondazioneveronesi.it/blogveronesi/3729

    in cui esplicitamente, si schiera a favore della vivisezione, anche se secondo certe regole etiche e "solo" per i test "in vivo". :(

    RispondiElimina
  3. brava, bravissima, non si parla mai abbastanza di questa crudeltà, e spesso non siamo consapevoli delle nostre scelte

    RispondiElimina
  4. Ok, letto l'anno prossimo evolverò ad associazioni umanitarie baci baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poi ne parliamo a 4occhi, perché molte associazioni umanitarie sono solo dei carrozzoni mangiasoldi, ho letto ultimamente un articolo su Haiti... un vero scempio!
      Per quanto mi riguarda, mi muovo sul territorio e devolvo ad associazioni tipo LIPU o che sono impegnate col recupero di animali.
      Baci

      Elimina
  5. Brava a parlarne Elena! Noi qui a TS stiamo lottando contro lo stabulario dell'università, siamo sulla buona strada e forse diventiamo la prima regione a non fare sperimentazione animale ... cmq è dura e lunga la strada per i troppi interessi ma tutti insieme e un passo alla volta ce la faremo! ^_^

    RispondiElimina
  6. Molto interessante, quella sulle molecole cut-off-date si sa pochissimo in effetti e se provi a chiedere ti guardano come una marziana ... quindi concordo, i prodotti naturali sono molto meglio, a prescindere!
    L'altro grande vuoto informativo che trovo io in farmacia è quello sulla presenza di gelatine animali o altri derivati animali. L'anno scorso ho dovuto farne uso e per trovare le alternative vegan è stato un delirio... Comunque anche qui, se non sono strettamente indispensabili, per molti si può sostituire con cure naturali. E' il caso dei vari sciroppi per tosse, antidolorifici blandi ecc. che hanno ottime alternative naturali o omeopatiche, non testate e senza contenuti animali (quelle omeopatiche vanno controllate però perché alcuni derivati animali ci possono essere).
    Un abbraccio Elena, sono contenta di avere di nuovo il tempo per leggerti, ultimamente ero sempre di corsa! ;)

    RispondiElimina
  7. bell'articolo, fai bene a parlarne e dovremmo farlo tutti un po' più spesso, sono informazioni che in molti non conoscono e sarebbe bene farle circolare in modo più massiccio, così sì che possiamo fare tanto!

    RispondiElimina

Benvenuta/o
commenti, confidenze o pensieri sono ben accetti sempre che non siano offensivi o volgari.