domenica 12 febbraio 2012

Il canto silenzioso della neve


Correva l'anno 2000, quell'estate passai le vacanze a Massaciuccoli all'oasi della LIPU e conobbi alcune persone con le quali in seguito andai a Ferrara al Festival degli artisti di strada. Tra essi c'era un poeta (almeno lui così si definiva), non proferiva parola ma guardandoti (se eri interessato) ti dava un foglietto con su scritto quello che lui vedeva in te. Poche parole a volte una sola.
Così per gioco ci avvicinammo ed io, che in certi frangenti sono timida, aspettavo che si accorgesse di me non avendo l'intraprendenza di chiedere... ci guardammo e dopo un pò mi allungo il mio foglietto ... c'era scritto
SEI COME IL CANTO SILENZIOSO DELLA NEVE
Questa frase mi commuove ancora oggi.
Stamane mi sono svegliata presto e intorno alle 7:15 ha cominciato a nevicare, ho fatto colazione osservandola ... cadeva leggera e silenziosa, e mi è venuta in mente quella frase. Non so che fine abbia fatto il foglietto, resta il fatto che la neve nel cadere sembra quasi danzi seguendo un canto silenzioso, lento e pacato a tratti più potente e ritmato, come la corale di Beethoven.
Osservandola mi son venuti in mente i racconti di Tolkien, credo nel "Silmarillion" racconti dell'origine di quel mondo, nato dall'armonia del canto di esseri paragonabili ad angeli, e dove c'è ne uno che vuole primeggiare sugli altri e crea disarmonie nel canto.
Peccato non avere adesso quel libro, l'atmosfera è proprio quella adatta, sprofondata sul divano con coperta annessa, immergersi nella lettura mentre fuori la neve canta silenziosa.

5 commenti:

  1. Ehilà ti sei svegliata con la vena poetica? Comunque sono d'accordo con te,la neve è poesia lenta,languida e rilassante(anche se ormai non ne posso più,sono tre giorni che non smette) come puoi capire qui nevica ancora.Io purtroppo non posso languire sul divano, alle 13,30 devo andare a lavorare, e ti assicuro che come fa freddo fuori fa freddo dentro,e dire che lavoro in una cucina!!!!

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  2. anche io sono stata al festival degli artisti di strada a Ferrara, nel 2001! che bellezza!
    se mi avessero consegnato un foglietto con su scritta una frase del genere, probabilmente mi sarei sciolta in lacrime o avrei camminato per tutta la sera come su una nuvola.
    strano come certe persone che abbiamo visto per poche ore o pochi istanti riescano a lasciare qualcosa di loro nel nostro cuore, che affiora quando meno ce l'aspettiamo. Mi piace molto l'immagine, il Silmarillion non l'ho mai finito, ma è proprio là che parla della nascita del mondo attraverso i canti e dell'introduzione del male attraverso un canto fuori dalla melodia intonata dagli altri.
    mi è piaciuto molto questo post, lo trovo poetico. buona neve!

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  3. Ha smesso di nevicare alle 11 circa e in parte si è pure sciolta.
    La vena poetica ogni tanto mi piglia e tutti i post con riferimento "la donna dei tigli" ne sono improntati.
    Il Silmarillion era un pò lento, ma mi piacque, Tolkien era un genio.
    Herbi pensa che il signore degli anelli l'ho finito in 10 giorni :)
    Comunque hai ragione, a volte gli estranei riescono a vedere in noi cose che chi ci è vicino non vede ... difetto di presbiopia ;-)

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  4. dopo aver letto "tolkien" e "silmarillion" ho smesso di connettere....nutro un profondo amore per siffatte letture ^^

    la frase è veramente commovente :)

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