lunedì 12 maggio 2008

w.e di emozioni

Avrò cancellato almeno 5 volte l'inizio di questo post, è che non trovo le parole giuste per dire che sabato e domenica, per motivi completamente diversi sono state due giornate ricche di emozioni ed aspettative. A loro modo stancanti, e la mattinata di oggi, non è stata da meno andando per banche, uffici comunali, posta e mi manca ancora l'assicurazione dell'auto.

Domenica ore 11, non potevo non andare alla messa per la commemorazione di due persone che conoscevo per lavoro, e morte in un'incidente. Era doveroso e, anche se io non credo nelle religioni, devo dire che il prete ha officiato bene trovando parole semplici ma che arrivavano al cuore.

Finita la messa, dritti alla stazione e balzati sul treno che ci ha portati in quel di Bassano, c'era meno caos di quello che mi aspettavo, l'unico punto nevralgico era il sottopasso che permetteva di attraversare la strada in cui sfilavano gli Alpini, la giornata era bella e calda, si sentiva nell'aria un'atmosfera di festa, ma la cosa più bella è stato vedere quegli uomini sfilare con le loro divise,






fieri dei loro cappelli e della loro appartenenza, a dire la verità c'era pure qualche donna, ma la stragrande maggioranza era composta da uomini dai 50 anni in su, alcuni con delle barbe meravigliose a vedersi, e l'orgoglio di sentirsi uniti sotto la bandiera italiana.
Io, dal mio canto, posso solo riportare l'atmosfera che aleggiava ad ogni passo, gli applausi spontanei che partivano dalla folla assiepata lungo la strada in cui loro sfilavano, e le voci stentoree a tratti commosse, che intonavano "Fratelli d'Italia" oppure "Il Piave". Ma anche i gruppetti che trovavi passeggiando per Bassano, alle prese con i canti di montagna


Ritornando alla sfilata, anche il commentatore ci metteva il suo, elogiando i vari gruppi, trovando per ognuno gli aggettivi giusti e mai ripetitivi. L'emozione forte, che si è sentita come un brivido che correva lungo la folla, è stato al passaggio degli Alpini di Reggio Emilia, apriva la strada la bandiera italiana, e ho scoperto che sono gli unici del corpo degli alpini a poterla portare perchè la bandiera italiana è nata in quella città. All'applauso che copriva le parole del commentatore, non posso nascondere di essermi emozianata, e che le lacrime mi hanno offuscato la vista. Ma non ero la sola. Siamo tornati a PD prima che la sfilata finisse, stanchi ma contenti.

E presa, ancora come sono da queste emozioni , quasi dimenticavo quelle di sabato ... lo scombussolamento che ti piglia quando decidi una cosa importante, ho scelto e bloccato quella che sarà la mia prossima casetta ... e sono contenta della scelta :-)

9 commenti:

  1. Bene cara Nadir....queste sfilate emozionano tanto anche me...come per il 25 aprile quando ho sfilato con i partigiani...
    Complimenti per la casa!
    Pandora

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  2. Pandora, almeno una volta nella vita queste cose si devono fare, ed è stato bello farlo.
    :-)

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  3. questo post mi ha trasmesso tante emozioni, grazie nadir e benvenuta nel mio piccolo mondo e un mega in bocca al lupo per la casetta ;)

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  4. occhidigiada, son sempre contenta di regalare emozioni, sopratutto se sono piacevoli, e grazie del benvenuto, tu passa quando vuoi la porta è sempre aperta :-)

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  5. Marcella, grazie per gli auguri e tanti smaaaaack anche a te

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  6. Bel uicchend!Allora attendiamo notizie sulla nuova casetta.
    Baci

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  7. scommetto che è una casetta con giardino! :)

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