giovedì 28 febbraio 2008

Seconda legge di Scott

Quando si trova e si corregge un errore, si vedrà che andava meglio prima.

Corollario:
Quando si capisce che la correzione era sbagliata, sarà troppo tardi per tornare indietro.



A volte sembra ineluttabile e che le cose debbano andare per forza così. Però il mio umore oggi gira bene, sarà che non c'è nebbia?!

mercoledì 27 febbraio 2008

Rabbia

Ci sono giorni in cui ti svegli bene, ma altri in cui la giornata si prospetta nera sin dal mattino, anche se tu scendi sempre dallo stesso lato del letto e quindi il piede che metti a terra per primo è sempre lo stesso.
Tiri su le tapparelle, e il grigiore uniforme della nebbia avvolge ogni cosa, quanto basta per volersene tornare di filato sotto le coperte, come ti suggerisce la parte più irrazionale di te, ma no! la razionalità fa capolino e, ti prepari la colazione, ci vorrebbe un caffè, ma con l'omeopatia non va daccordo, quindi opti per una tazza di latte di soia, cereali e miele.
Scopri con tuo disappunto che il latte di soia tiepido fa veramente schifo, finisci in fretta, ti lavi e ti vesti, accendi il PC per stampare una cosa che ti serve, e quell'idiota si spegne per batteria scarica.

Piccole difficoltà, se vogliamo, ma se non sei di buon umore, non le digerisci.

Ti metti in macchina, e al semaforo becchi l'unico idiota che dorme ancora e non si accorge che è scattato il verde, la strombazzata è doverosa, e incominci a borbottare tra te e te. Il traffico stamane è lento come un bradipo, prendi la scorciatoia, che ti fa guadagnare almeno 5 minuti, poi l'imbocco della tangenziale, e come tuo solito ti infili nella fila di destra, visto che è di là che devi svoltare, le auto procedono a singhiozzo, con grande piacere di frizione e freno, poi come sbucata dal nulla arriva lei nella sua C3 nera, e da sinistra ti stringe per infilarsi, ti coglie di sorpresa e lasci un pò troppo spazio, il varco è aperto.
Schiacci la mano quasi con violenza sul clacson, e forte è l'impulso di non darle strada,
ma arriva sempre lei la benedetta razionalità che non si fà mai i fatti suoi, "che fai rischi un incidente per un idiota?"
le lasci strada, imprecandole dietro, e rispondedo ai suoi gesti non proprio da signora, con altri altrettanto forbiti.

E la rabbia monta, verso di lei e tutte quelle persone che si credono più furbe delle altre, e verso di te. Perchè sei stata tu la stupida che le ha permesso di infilarsi. IDOTA!

Arrivi a lavoro, e anche se non c'è il tuo collega preferito (a casa con la moglie e la figlioletta di 1 settimana) la giornata sembra prendere a girare per il verso giusto, quattro chiacchere, un caffè e il lavoro.

Poi, intorno a mezzogiorno, altre grane. Banche che rompono le BIP chiedendo documenti che altre non chiedono, amministratori che non capiscono la tua situazione, in più l'accorgersi che certe procedure della ditta sono state non suffucientemente elaborate, essì che la settimana scorsa ci hai lavorato come una forsennata!

e allora, quella che sembrava sparita, è tornata più forte di prima, e la voglia di lasciarla esplodere è frenata da un sentimento misto tra razionalità, il fatto di sapere che non puoi influire su certi fatti e che devi pazientare, e l'aspettativa di lasciarla crescere,
ti accorgi di covarla quasi con amore, è una tua creatura ed è potente, la senti che permea ogni tua fibra e la tende sempre di più, ma non è arrivata ancora al punto di rottura ... hai due scelte davanti a te, tenerla ancora al caldo e farla lievitare come l'impasto per il pane oppure, buttare tutto fuori quand'anche fosse solo su di una tastitera, e se avete letto fin quà, è perchè ho scelto la seconda opzione!

martedì 26 febbraio 2008

Rubiamo un'isola

Artista: Pooh
Album: Viva

Portami via con te
rubiamo insieme un'isola
voglio dai piedi all'anima
sentirmi ancora mio.
Apro le vele mie
verso orizzonti facili
ma il mare è sempre piccolo
visto dalla città.

Prima che sia ieri
questo mio cantare
io mi inventerò
ali per volare.
Come un pescatore
vivo e so di sale
voglio e non vorrei
sogno e mi risveglio
sempre sul mio scoglio.

Portami via con te
con l'acqua nelle scarpe,
ma col sole dentro l'anima
e un po' di tempo in più.
Portami via con te
rubiamo insieme un'isola
voglio dai piedi all'anima
sentirmi ancora mio.

Basta un po' di noia
a tagliarti il fiato
quando l'entusiasmo
muore appena nato.
Io ti invidio forte
nel tuo strano andare
sei come ti vuoi
anche senza vento
riesci a navigare.

Domani partirai
ultimo giorno utile
per cominciare a vivere
se vengo via da qui.
Portami via con te,
rubiamo insieme un'isola
voglio dai piedi all'anima
sentirmi ancora mio.

lunedì 25 febbraio 2008

Traduzione poesia post precedente

Io vorrei trovare pace;
ma una pace senza morte.
Una, in mezzo a tante porte,
si aprisse per campare!

Si aprisse una mattina,
una mattina di primavera,
e arrivasse fino a sera
senza dire: "serrate là!"

Senza sentire più la gente
che ti dice:"io faccio...,io dico",
senza sentire l'amico
che viene a consigliarti.

Senza sentir la famiglia
che ti dice: "Ma che hai fatto?"
Senza scendere più a patti
con la coscienza e la dignità.

Senza leggere il giornale...
la notizia impressionante,
ch'è un guaio per tutti quanti
e non puoi farci niente.

Senza sentire il dottore
che ti spiega la malattia...
la ricetta in farmacia...
l'onorario che devi pagare.

Senza sentire questo cuore
che ti parla di Concettina,
Rita, Brigida, Nannina...
questa sì...quell'altra no.

Perchè, insomma, se vuoi pace
e non sentire più niente,
devi sperare solamente
che viene la morte a prenderti?

io vorrei trovare pace;
ma una pace senza morte.
Una, in mezzo a tante porte,
si aprisse per campare!

Si aprisse una mattina,
una mattina di primavera,
e arrivasse fino a sera,
senza dire "serrate là"!

venerdì 22 febbraio 2008

22 febbraio

A volte mi sembra di essere in un rondò infinito, rincorro il lavoro, ansimo dietro il problema casa e suoi risvolti, mi accorgo di non riuscire di perdere colpi nelle cose che per me sono importanti...
vorrei tanto fermare tutto per un giorno solo, non vedo l'ora che arrivi domenica!

e riflettendo su ciò mi è venuta in mente questa poesia

Io vulesse truva' pace
di Eduardo de Filippo
(Napoli il 24 maggio 1900 – Roma 31 ottobre 1984)

Io vulesse truvà pace;
ma na pace senza morte.
Una, mmieze'a tanta porte,
s'arapesse pè campà!

S'arapesse na matina,
na matin' 'e primavera,
e arrivasse fin' 'a sera
senza dì: "nzerràte llà!"

Senza sentere cchiù 'a ggente
ca te dice:"io faccio...,io dico",
senza sentere l'amico
ca te vene a cunziglià.

Senza senter' 'a famiglia
ca te dice: "Ma ch' 'e fatto?"
Senza scennere cchiù a patto
c' 'a cuscienza e 'a dignità.

Senza leggere 'o giurnale...
'a nutizia impressionante,
ch'è nu guaio pè tutte quante
e nun tiene che ce fà.

Senza sentere 'o duttore
ca te spiega a malatia...
'a ricett' in farmacia...
l'onorario ch' 'e 'a pavà.

Senza sentere stu core
ca te parla 'e Cuncettina,
Rita, Brigida, Nannina...
Chesta sì...Chell'ata no.

Pecchè, insomma, si vuò pace
e nun sentere cchiù niente,
'e 'a sperà ca sulamente
ven' 'a morte a te piglià?

Io vulesse truvà pace
ma na pace senza morte.
Una, mmiez' 'a tanta porte
s'arapesse pè campà!

S'arapesse na matina,
na matin' 'e primavera,
e arrivasse fin' 'a sera
senza dì: "nzerràte llà!"

lunedì 18 febbraio 2008

Amore e Follia

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.

Dopo il caffè, la Follia propose: 'Si gioca a nascondino?'.
'Nascondino? Che cos'è?' - domandò la Curiosità.
'Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare'.

Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.

'1,2,3. - la Follia cominciò a contare.

La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.

La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.

La Gioia corse in mezzo al giardino.

La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.

L' Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.

La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.

La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.

'CENTO! - gridò la Follia - Comincerò a cercare.'

La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.

Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: 'Dov'è l'Amore?'. Nessuno l'aveva visto.

La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l'Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido.

Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.

L'Amore accettò le scuse. Oggi, l' Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

martedì 12 febbraio 2008

Menu per giovedì

Come dicevo ieri, per giovedì ho voglia di qualcosa di diverso, molti opteranno per la cena fuori, ma a me non piacciono i locali affollati, e allora ho cercato un pò e al momento ho trovato questa ricetta Vegetariane al curry, che pensandoci bene potrei fare anche senza pomodoro

Poi potrei fare un insalatina mista con mele, noci e parmiggiano, un goccio di balsamico e fa la sua figura sia come antipasto che come contorno. Ma dato che io e M. non siamo dei mangioni, e che sarebbe salutare per la serata tenersi leggeri potremmo poi passare direttamente al dolce..

Un dolce al cucchiaio, magari quello a base di yogurt e miele, con composta di frutta, oppure qualche biscotto farcito di crema di castagne con cacao e rum, ... si credo sia proprio la scelta giusta ...
ma anche se non riuscissi ad attuare il mio progetto, non dubito sulla riuscita della serata

lunedì 11 febbraio 2008

In cerca

Tra le cose sparse della scorsa settimana, c'era anche la notizia dell'offerta d'acquisto della mia abitazione a PR, con relativo sbattimento, tra agenzia e banca per pianificare e portare a buon fine la vendita, incrocio le dita che tutto vada nella giusta direzione.


Io, per mia natura, vado sempre con i piedi di piombo, e prima di pensare ai possibili sviluppi, aspetto di toccare con mano. M. non è così! Già pensa a chiedere informazioni per il prossimo mutuo, perchè entro un anno dalla vendita devo comprare case, essendo quella la mia prima casa.


Io dico, che fretta c'è avrò un anno di tempo, ma lui mi esorta a non perdere tempo...


Questo, ovviamente avviene in contemporanea ai problemi di lavoro, certificazioni da seguire ed altre menate. E così, oggi, mio giorno libero, ho visitato un paio d'agenzie, visto una casa e spulciato alcuni siti per le offerte di vendita nella zona dove abito adesso. Questo a discapito delle cose da fare in casa: pulizie, sistemazione dei alcuni scatoloni portati da PR, mettere ordine tra i miei libri che sono tutti mischiati (cucina, narrativa, fantascienza, medicine alternative etc. etc.) il che mi fa perdere il doppio del tempo quando mi serve una cosa in particolare.


La casa vista è su due piani, senza garage, costruita circa 30 anni fà, con un appezzamento di terreno agricolo di 400 mq, ad un centinaio di metri raggiungibile percorrendo uno stradello in comune con altre due abitazioni. Non so, il prezzo è interessante, ma sulle pareti a Nord ci sono tracce di umidità, si dovrebbe rifare l'esterno e probabilmente ricavare un bagno al piano terra, perchè c'è ne uno solo al primo piano, anche se è grande e finestrato. In tutti i casi bisognerà fare un mutuo.


Però dagli annunci letti, potrei trovare qualcosa di più recente, con annesso garage, taverna e in alcuni casi giardino, per cifre più alte ovviamente, ma che con ogni probabilità non necessiterebbero di interventi ristrutturanti.


M. oggi è partito e torna giovedì, io avrò tutto il tempo per riflettere e magari chiamare qualche altra agenzia ... nel frattempo voglio organizzarmi per preparare una cenetta con i fiocchi per giovedì, devo solo cercare nei miei libri di ricette e scegliere ... dici niente!

mercoledì 6 febbraio 2008

Tempo e cose

Ho poco tempo ultimamente, o meglio ho tante cose da fare, e tutte urgenti o che comunque sono legate a qualcosa che devo per forza chiudere.

Ci sono anche tante cose che mi passano per la mente, e che vorrei condividere, ma i pochi minuti che sto rubando oggi, già mi creano problemi esistenziali, spero che la prossima settimana sia più soft.



a presto

venerdì 1 febbraio 2008

1 febbraio

Ma è mai possibile che una non può parlare, che subito tu credi che stia cercando il tuo aiuto?
Se fossi il tipo che si appoggia agli altri, potrei anche capire il tuo atteggiamento, ma NON LO SONO, e dovresti conoscermi abbastanza bene!
Allora due son le cose, o pensi che io sia un incapace, oppure vuoi togliermi dei pesi dalle spalle, ma se si trattasse del primo caso, mi farsti incavolare, e non poco; nel secondo caso, anche apprezzando la tua buona volontà, ti dico "No, grazie" perchè se ho bisogno di aiuto te lo chiedo esplicitamente, quindi fammi fare il mio lavoro come lo sò fare.
E in tutto questo, mi spiace che malgrado il bene che ci vogliamo, riusciamo a scontrarci.