venerdì 25 luglio 2008

Si son passati la mano sulla coscienza

(ANSA) - VARCATURO (NAPOLI), 24 LUG - Bruno Contrada e' uscito da pochi minuti dal carcere militare di S. Maria Capua Vetere (Caserta). Lo ha detto la sorella, Anna Contrada, ai giornalisti in attesa a Varcaturo, nei pressi dell'abitazione dove l'ex funzionario del Sisde sara' agli arresti domiciliari. Intanto l'avvocato Giuseppe Lipera ha annunciato per domani mattina a Napoli una conferenza stampa alla quale parteciperanno anche alcuni familiari dell'ex dirigente del Sisde.

Per me, chi viene incolpato solo sulla base di quanto detto da un gruppo di pentiti, senza che vengano trovate prove oggettive di quanto gli viene imputato, non dovrebbe essere condannato e stare in carcere. Ma evidentemente, quest'uomo stava sulle scatole a più di un potente, e non avendo gli appoggi di altri più illustri personaggi, ha dovuto sottostare alle accuse di gente che ha ammazzato, rubato, ricattato; figuriamoci se avevano problemi a commettere falsa testimonianza. E non ditemi che stando in galera non potevano accordarsi tra loro, la cronaca ci insegna che possono addirittura comandare i loro clan!

7 commenti:

  1. Sono dello stesso parere..ho ascoltato negli anni il processo alla Radio..e i dubbi che hai tu sono anche i miei..ma il danno che è stato fatto..soprattutto alla qualità della sua vita...è irrimediabile...

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  2. è vero angie. Purtroppo in Italia sono abituati ormai a usare pesi e misure diverse, a seconda della persona con cui hanno a che fare, e un ex-poliziotto ha meno diritti di ex-terroristi e xe-fomentatori di folle. :-(

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  3. E' noto il caso Tortora, ma non saprei dare un giudizio su Contrada, non sò praticamente nulla della sua storia nè prima nè dopo la sua carcerazione.
    Ciao. Massimo.

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  4. Purtroppo è vero, Nadir.
    Non è la prima volta che, a causa di testimonianze tutto sommato opinabili, abbiano patito degli innocenti.
    Uno per tutti: Enzo Tortora.
    Buon finesettimana. :)

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  5. massimo, Contrada è accusato di "associazione mafiosa esterna" sulla base di "testimonianze" di pentiti, che hanno tutto da guadagnare dalla loro posizione di "collaboratori di giustizia". Purtroppo al sig. Contrada non sono stati trovati arricchimenti illeciti, ne altre prove concrete. E si sà bene che un poliziotto, e agente segreto, ha per forza di cose contatti con persone di malaffare, fossero solo informatori.
    Da un pò di mesi, non sta bene, e la magnanimità dei nostri politici, è riuscita a dargli gli arresti domiciliari, solo per sei mesi, e a casa della sorella (a Napoli) e non a casa sua (Palermo) perchè "soggetto socialmente pericoloso". Poi però chi, tra le altre cose, ha sciolto un ragazzino nell'acido, e poi per convenienza, è diventato "collaboratore di giustizia" è libero e gode di privilegi inimmaginabili per un assassino!
    Ecco, questa è la (in)giustizia italiana!

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  6. dyo, è vero, ma la cosa (chissà perchè) non mi consola :(

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  7. Ciao! Sei stata illuminante nella spiegazione, ti ringrazio.
    Massimo.

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