martedì 22 giugno 2010

La cucina

Si dice che la cucina sia il regno della donna, io credo che sia il regno di chi ha passione per il cibo, non solo per mangiarlo ma sopratutto per chi ama prepararlo ... Forse per questo la cucina è quella stanza che rispecchia maggiormente il carattere di chi abita in quella casa.Quando ero piccola era la stanza in cui si facevano i compiti, mentre mia madre cucinava, anche perchè avevamo una casa piccola e il tavolo più grande era lì pronto ad accoglierci. Poi con gli anni (e con il cambio di casa) è diventata il luogo dove ci riunivamo per le chiacchiere, serali o della domenica pomeriggio, ma anche quello dove accogliere gli ospiti, malgrado l'esistenza di un salottino.
La cucina di mia madre è a metà tra una sala da pranzo ed una taverna, ed ancora oggi è lì che ci si ferma a parlare.
Una volta uscita di casa, sopratutto quando sei in affitto, ti accontenti di ciò che trovi, e poi quando finalmente riesci a stare per conto tuo, te la scegli come fosse una bambina da curare e vestire. La prima cucina che ho comprato aveva le ante bluette, era piccola e con un tavolo estensibile (preso all'ikea) ma era la "mia cucina". Poi mi sono trasferita e non c'era la necessità di trasportare i mobili, così li ho venduti insieme alla casa, e mi è toccato riadattarmi ad una cucina scelta da altri ... una cucina bianca e nera, che non ho amato dal primo momento, e che aveva pochissimi appoggi. Infine l'acquisto della casa in cui abito, col trasloco di tutti i mobili pre-esistenti tranne che per quelli della cucina, c'era abbastanza spazio da far venir fuori una "signora" cucina e siamo stati lì a progettarla per mesi, cercando i migliori compromessi ... se solo avessimo comprato in fase di progettazione avrei potuto realizzare il sogno di avere il lavandino sotto la finestra, ma gli impianti erano già fatti... però anche così mi piace.

Mi piace il suo colore, chiaro e caldo. Mi piacciono le superfici d'appoggio, su cui impasto, taglio, trito. Mi piace la penisola con i suoi sgabelli alti, che ti fasciano la schiena. Mi piacciono i suoi pensili, altissimi e capienti (ma dovevano accogliere il corredo di due distinte cucine) ... amo questa stanza che oggi è tutt'uno col soggiorno-sala, è luminosa e la sento accogliente come l'abbraccio di una madre.

5 commenti:

  1. è vero, la cucina è sicuramente una delle parti più distintive di una casa. Molto bella la tua, che sia vissuta è indubbiamente la prova che sia stata progettata bene ;)

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  2. ho sempre amato le cucine. Anche nella casa dei miei genitori la cucina, spaziosa accoglieva sempre buone scorpacciate, caffè fumanti e tante confidenze!
    Leggendoti ho ripensato al lavello sotto la grande finestra sul giardino, mia madre ce l'aveva ma ti giuro che, lavarci i piatti, era un gioco di equilibrismo tra i vetri bagnati dagli spruzzi e lo spazio a disposizione.
    Ma aveva il pregio di offrirti uno spaccato di vita esterna pur stando all'interno. ;)
    Ora la mia cucina svolge la stessa funzione di calore e affetti ed è sicuramente la parte più vitale della casa.
    Insomma: sicuramente il mio regno ma con un lontano eco di cose buone chiamate ricordi!

    Grazie per questo post!

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  3. Ciao, "casalinga artistica" ;) sicuramente il lavello sotto la finestra comporta quei problemi, ma il gioco varrebbe la candela secondo me.
    La mia si riempirà di ricordi col tempo, e grazie a te che sei passata :)

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  4. mi piace molto la tua cucina, è accogliente e grande... noi tra un trasloco e l'altro in capo al mondo abbiamo sempre avuto solo angoli cottura e cucinini senza tavolo, la mia tortura in cerca di piani di appoggio!!! invece in casa die miei, dove sono cresciuta, la cucina era come la descrivi tu, il centro della casa; avevamo un bel salotto ma immancabilmente ci "stipavamo" tutti al calduccio lì... bellissimo ricordo :-)
    comunque... ti dò ragione... una finestra sul lavello val bene la fatica di pulire il vetro ad ogni lavata!!! :-) baci!

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