martedì 28 febbraio 2012

Oziare

... quanto ne avrei bisogno in questo momento!

Ho poca voglia di fare la qualsiasi, e quand'è così meglio non sperimentare nulla in cucina, si rischia di brutto. Quindi questa settimana difficilmente vedrete ricette, dovrei/vorrei riuscire a fare altre cose:

  • fare il dado vegetale di ravanello, che quello realizzato a dicembre mi è finito!
  • un post sul libro I-Kitchen
  • aderire ad una proposta della COOP
  • compilare e spedire il fax all'ETRA per il compostaggio domestico (questo è il 3° anno che lo facciamo e ancora non l'ho comunicato!)
  • fare il pane con la PM rinfrescata
  • aggiornare la lista dei semi che custodisco

per il resto sto in stand-by, e si aspettano suggerimenti per una pietanza da portare sabato sera ad una cena dove l'unica strictly-Veg sono io! :(

martedì 21 febbraio 2012

Martedì grasso

... con oggi si chiude il Carnevale, e non potevo farlo finire senza fare le chiacchiere, è la prima volta che le faccio completamente vegan, e poiché non avevo voglia di friggere, le ho fatte al forno... sono buone e leggere, non unte e di sicuro questa ricetta sarà conservata per il futuro.
Prima di elaborarla ho dato un'occhiata in giro, poi ispirata da quella di Antonella (Una carruba a pois) l'ho adattata agli ingredienti che avevo in casa, e voilà ecco le mie chiacchiere ^____^

Ingredienti:

  • 150 g farina
  • 30 g zucchero di canna
  • 30 g olio semi di girasole
  • Buccia grattugiata di limone
  • 2 cucchiai di limoncello
  • lievito(1 cucchiaino)
  • latte d'avena q.b.
  • zucchero a velo (per decorare)

Mescolare farina, lievito, zucchero, olio e liquore. Unire la buccia grattugiata del limone e versare man mano il latte d'avena all'impasto. Impastare il tutto ottenendo un composto morbido, farlo riposare in frigo per un'ora. Stendere la pasta e tagliare con la rotellina delle strisce (io le ho annodate) posizionarle su una placca da forno ed infornare a 180° per 10-15 minuti. Decorare con zucchero a velo, se vi piace.

mercoledì 15 febbraio 2012

Paccheri ripieni di broccoli

La foto è un pò bruttina, ma vi assicuro che il sapore ha soddisfatto pienamente le nostre papille gustative
Ingredienti:

  • cime di broccoli 
  • aglio
  • olio evo
  • peperoncino
  • sale
  • paccheri lessi (al dente)
  • lenticchie lesse
  • zenzero
  • santoreggia
  • latte di soia

Fase 1 (ripieno):
Pulire i broccoli, prelevare solo le cimette (riservando il resto) e farle stufare in padella con aglio, olio, peperoncino e sale. Lasciar raffreddare.
Fase 2 (salsa):
Prendere circa 300 g di lenticchie lesse, frullarle unendo sale, zenzero (un pizzico), la santoreggia. Nel frattempo lessare i paccheri al dente.
Fase 3 (assemblaggio):
Scolare i paccheri e passarli sotto l'acqua fredda, poi su una teglia da forno versare 2, 3 cucchiaiate di crema di lenticchie, con l'aiuto di un cucchiaino riempire i paccheri e disporli verticalmente nella teglia, quando tutti i paccheri sono riempiti, irrorarli con olio evo, in modo che scivoli tra essi, poi unire un pò di latte di soia alla crema di lenticchie e ottenuta la giusta fluidità versarla sui paccheri coprendoli anche sui fianchi. Altro filo d'olio e una spolverata di lievito alimentare. Infornare a 180 °C per circa 20 minuti, se necessario usare la funzione grill.
L'idea dei paccheri ripieni mi perseguitava dal Natale scorso, ne ho vista una versione sul blog dello chef  Capano ... ma và? avrete capito che ci passo spesso, diciamo che lo "conosco" da anni (compravo Buono&Naturale) e che ho anche 2 suoi libri, quando ho scoperto che ha un blog ci sono passata e mi piace tornarci perché trovo sia una persona disponibile e alla mano, ma ritorniamo alla genesi del mio piatto. Dicevo che avevo preso la fissa con questa ricetta, ma lunedì non ho trovato il cavolo nero ed ho ripiegato sui broccoli, non avevo la zucca in casa, in compenso avevo lesso 500 g di lenticchie, pensavo di fare la ricotta di soia e poi mi son scordata, però dicendomi che sia i broccoli che le lenticchie mi piacciono ho pensato che stessero bene insieme ... avevo ragione.

martedì 14 febbraio 2012

Torta di frolla con crema di mais

Questa torta l'ho vista un mese fa circa sul blog dello chef Capano, e me ne sono innamorata (della torta) così, attendevo l'occasione buona per riprodurla (ovviamente adattandola al mio essere vegan)
così, ieri cogliendo l'occasione di essere a casa abbiamo festeggiato S.Valentino in anticipo, mi sono messa all'opera, modificandola un pò sulla base degli ingredienti che avevo in casa, e delle sviste che ho preso ...

 Ingredienti per la frolla:
  • la buccia di 1/2 arancia
  • 60 g di mandorle tostate e tritate
  • 100 g di farina "0"
  • 100 g di farina di mais fioretto (mezza dose doveva essere 50 g )
  • 50 g di zucchero di canna (uso il mascobado)
  • 1/4 di bustina di cremortartato
  • 25 ml di marsala secco
  • da 75 a 100 ml di latte di soia
  • sale, un pizzico


Lavare ed asciugare l'arancia, grattugiare la scorza (io ho l'accessorio per ricavare i fili ed ho usato quello), tostare le mandorle (le mie non erano pelate) e tritarle. Mescolare le farine, lo zucchero, il lievito setacciato, il sale e la buccia d'arancia, sulla spianatoia, formare la fontana e nel centro versare il marsala e il latte.
(io messo il doppio di farina di mais, e pertanto ho dovuto aggiungere più latte rispetto ai 50 ml che dovevano essere, ma l'ho versato man mano, quindi non so con precisione la quantità).

Mescolare il tutto e amalgamare bene, formare la palla, avvolgerla nella pellicola e farla riposare in frigo.
Passate alla crema.
Ingredienti per la crema:
  • 1/2 l di latte d'avena
  • 25 ml di olio d'oliva
  • 50 g di zucchero bianco
  • 25 g di mandorle tostate e tritate
  • cannella
  • 50 g di farina di mais fioretto

Versare la farina di mais e lo zucchero in una pentola, mescolare, poi unire l'olio e pian piano il latte, girando con una frusta per non far formare dei grumi, unire un pezzo di cannella. Una volta aggiunto tutto il latte, porre sul fuoco su una retina spartifiamma e portare a bollore, far cuocere finché si addensa, unire le mandorle tritate e continuare la cottura per altri 5 minuti. Versare in una zuppiera, eliminare i pezzi di cannella e lasciar raffreddare.

(nel frattempo lavare tutti i piatti e le stoviglie usate, così da liberare lavello e superfici di lavoro)


Prelevare la frolla dal frigo, aiutandosi con della carta forno, stenderla e posizionarla nello stampo (per me uno da plumcake) versare la crema che nel frattempo si è intiepidita, tagliare la pasta che avanza dalla superficie della crema al bordo dello stampo, ed infornare a 170 °C per almeno 30 minuti.



Dalla frolla avanzata, riamalgamandola, ricavare dei cuoricini da cuocere in contemporanea alla torta.



Lasciar raffreddare completamente e capovolgere con attenzione su un vassoio, cospargere di zucchero a velo (se gradito) e servire.


A noi è piaciuta, molto delicata, l'aver usato solo mandorle tostate (probabilmente) ha tolto aroma alla crema, la prossima volta provo ad aggiungere un goccio di marsala secco.
Buon S. Valentino!
PS:
questo il link in cui si parla delle versioni di questa torta. ^____^

domenica 12 febbraio 2012

Pizza di friarielli

Molto invitante vero?
Questa neve mi demoralizza, è domenica mattina e ancora nevica!!
Ieri mattina ho impastato del pane e ho fatto una pizza piena con "friarielli" (cime di rape napoletane) e così mi sono tirata su di morale da sola.
Ecco una metà del pane, bello compatto.
Per l'impasto del pane ho usato
500gr. di farina00
200gr. di farina di semola
300gr.di farina Manitoba
20gr. di sale
10gr. di lievito secco
650gr. di acqua circa

La tentazione è stata più forte di me ho dovuta assaggiarla. BUONA!!!
Ho messo tutte le farine, il sale e ho cominciato ad impastare, poi ho aggiunto il lievito e continuato a impastare (io ho impastato con una forchetta, tanto l'impasto deve rimanere molto appiccicoso) dopo di che l'ho lasciato nella terrina coperto con la pellicola e l'ho fatto lievitare per 6/7 ore. Sull'impasto ho versato un pò d'olio d'oliva, per tenerlo morbido.
Ho preso una parte e ho formato un bel filoncino lasciandolo riposare ancora un pò.
Intanto che lievitava il pane ho cotto la verdura dopo averla pulita, mettendo in una padella uno spicchio d'aglio e se vi piace del peperoncino, si fa cuocere a fuoco medio, aggiusta di sale e si lascia raffreddare.
Ho steso la metà dell'impasto che mi ero lasciata da parte, e l'ho messa in una teglia antiaderente, si può anche mettere la carta forno, ho cosparso con la verdura cotta (io ci ho infilato dentro anche delle salsicce, ma è buonissima anche senza) ho ricoperto con il restante impasto e ho infornato a forno già caldo a180 gradi per 40'. Deve essere bella colorata, ho sfornato la pizza e ho infornato il pane a 180 gradi per 40' e poi a 200 per  15', deve avere una bella crosta.

Il canto silenzioso della neve


Correva l'anno 2000, quell'estate passai le vacanze a Massaciuccoli all'oasi della LIPU e conobbi alcune persone con le quali in seguito andai a Ferrara al Festival degli artisti di strada. Tra essi c'era un poeta (almeno lui così si definiva), non proferiva parola ma guardandoti (se eri interessato) ti dava un foglietto con su scritto quello che lui vedeva in te. Poche parole a volte una sola.
Così per gioco ci avvicinammo ed io, che in certi frangenti sono timida, aspettavo che si accorgesse di me non avendo l'intraprendenza di chiedere... ci guardammo e dopo un pò mi allungo il mio foglietto ... c'era scritto
SEI COME IL CANTO SILENZIOSO DELLA NEVE
Questa frase mi commuove ancora oggi.
Stamane mi sono svegliata presto e intorno alle 7:15 ha cominciato a nevicare, ho fatto colazione osservandola ... cadeva leggera e silenziosa, e mi è venuta in mente quella frase. Non so che fine abbia fatto il foglietto, resta il fatto che la neve nel cadere sembra quasi danzi seguendo un canto silenzioso, lento e pacato a tratti più potente e ritmato, come la corale di Beethoven.
Osservandola mi son venuti in mente i racconti di Tolkien, credo nel "Silmarillion" racconti dell'origine di quel mondo, nato dall'armonia del canto di esseri paragonabili ad angeli, e dove c'è ne uno che vuole primeggiare sugli altri e crea disarmonie nel canto.
Peccato non avere adesso quel libro, l'atmosfera è proprio quella adatta, sprofondata sul divano con coperta annessa, immergersi nella lettura mentre fuori la neve canta silenziosa.

sabato 11 febbraio 2012

Non ti abbattere, mandali a ca..........

Ciao, cara la mia sorellina qui nevica ancora e ancora, non se ne può più, si vede solo bianco. Speriamo che finisca presto. per quanto riguarda il lavoro ti capisco molto bene, ci sono passata, ed è bruttissimo alzarsi la mattina e pensare: DIO devo andare a lavorare, che palle. Mi ricordo che tornavo a casa piangendo e mio marito mi disse queste parole: O ti licenzi o ti porto alla neuro! Come ti ricorderai mi sono licenziata buttandomi in una avventura disastrosa,ma ne sono uscita(anche se un po malridotta)per fortuna è passata e vedrai che passerà e si aprirà quel famigerato PORTONE.In bocca al lupo.

venerdì 10 febbraio 2012

VegBurgher con nocciole

Stanotte ha nevicato anche qua, una spolverata, ma per arrivare a lavoro c'ho messo 1 ora, e per pranzo non torno a casa, mi arrangerò con la frutta.
Mi consolo pubblicando la ricetta dei vegburgher, almeno mi riempio gli occhi con questi;
li ho prodotti la settimana scorsa, ormai non c'è ne è più nemmeno l'odore ... 
Alla piastra accompagnati da cavoletti di Bruxelles marinati e spolverati con nocciocialda

Ingredienti:
  • 2 patate medie lesse
  • fiocchi di soia reidratati (circa 1/4 della confezione)
  • 70 g di nocciocialda tostata e sbriciolata
  • sale
  • spezie (noce moscata, salvia)
  • impanatura di mais

Lessare le patate e ridurle in purea, unire gli altri ingredienti e amalgamare bene, poi munirsi di pressa per i burgher e mettere 2 - 3 cucchiaiate di composto livellandolo per quanto possibile, pressare e sformare il nostro burgher su un piatto, procedere fino ad ultimare il composto.
Scaldare una piastra antiaderente, prelevare 2 burgher e farli dorare bene da entrambi i lati, posizionarli in un piatto, ed accompagnarli con la marinata di Bruxelles. 

Panoramica a crudo
I restanti li ho avvolti individualmente con la pellicola e messi a riposare in frigo, indecisa se congelarli o consumarli a breve. Destino ha voluto che li consumassi in breve tempo e devo dire che il riposo in frigo li ha resi più compatti e saporiti.
Zoom a crudo

giovedì 9 febbraio 2012

Segnali ...

... di fumo? Spero proprio di no!
Negli ultimi giorni a lavoro mi stanno chiedendo informazioni che inequivocabilmente vanno in una sola direzione, la mia sostituzione.
Con chi? non sono tenuta a saperlo!
L'atteggiamento di questa gente è strano, non capisco con chi loro abbiano mai avuto a che fare, se mi si chiede di fare un passaggio di consegne alla luce del sole, non ho problemi a farlo ... non capisco i sotterfugi e gli atteggiamenti da agenti segreti.
Comunque contenti loro, contenti tutti. Spero solo che la cosa non duri a lungo, la mia forza di sopportazione si sta esaurendo.

lunedì 6 febbraio 2012

The versatile blogger

Ricevo l'invito da Katy del blog giroVegando in cucina, e di Donatella, visto che trovo l'idea carina proseguo la "catena"

Lo scopo non è altro che raccontare sette cose di noi che, in una qualche maniera, ci caratterizzano e che, però, non sono mai emerse dal nostro blog.

Sono diffidente, prima di dare confidenza a qualcuno stò molto sulle mie, rischiando di sembrare spocchiosa, ma prima di aprirmi con qualcuno devo capire com'è (e devo dire che spesso la prima impressione è quella azzeccata!).
Amo osservare la natura, in particolare gli insetti e gli altri piccoli esseri, quindi se avete un'emergenza di questo tipo (che si tratti di mantidi, ragni, cimici o vespe) mandate un SOS e superNadir arriva.

Ascolto poco la radio, e la musica preferita, oltre alla musica classica, è ferma agli anni '90, con qualche piccola eccezione.


Non amo seguire gli avvenimenti che catalizzano l'attenzione di migliaia di persone, se poi si tratta di catastrofi con relativa speculazione da parte dei media, cambio canale o spengo la tv.


Legandomi al quarto punto, allo stesso modo non sopporto la gente che si ferma a guardare quando avviene un incidente, fucilerei sul posto questi sciacalli!


Mi piace organizzare con calma quello che devo fare (che sia la spesa, un viaggio o un lavoro) mi siedo a tavolino e metto nero su bianco, ovviamente i cambi di programma non sono graditi specie all'ultimo momento. Ma non regalatemi un'agenda che non riesco ad usarla.


Non sopporto chi non sa guidare l'auto e si mette al volante,  è mai possibile che certa gente non ha ancora capito come si affronta una rotonda?  che non sanno che il dare precedenza non è uno STOP? che se c'è un blocco è da persone intelligenti lasciare un varco per chi deve andare in un'altra direzione? ... 

e adesso passo la palla a:
mia sorella Patty,

Acquaviva
Felicia
Marta
Paola
Ravanello curioso
fatina
la bottega dell'elfo
Elettra
LaMiss
Nicole
Ale


sperando nella loro comprensione ^____^

venerdì 3 febbraio 2012

Ciambella CioccoNocciola

Sapete come succede quando arriva un giochino nuovo? L'attenzione è calamitata e così il mio pensiero da lunedì era quello di utilizzare le nocciocialde, le volevo utilizzare per un dolce (ma ho realizzato anche dei vegburgher) e ispirata da questa ricetta di Donatella, ieri sera mi sono attivata. Ho modificato un pò la ricetta perché non avevo voglia di andare in cantina a prendere il latte di soia, però il risultato mi è piaciuto molto, e anche a M. che finita la cena non ha aspettato nemmeno che raffreddasse completamente per assaggiarne una fetta ^___^
Ingredienti:
  • 250 g di farina "0"
  • 50 g di amido di mais
  • 130 g di zucchero di canna
  • 1 bustina di cremortartaro
  • 100 g di cacao amaro
  • 120 g di cioccolato fondente fuso
  • 130 g di nocciocialda
  • 50 g di olio di girasole
  • 500 ml di acqua
  • codette colorate q.b.

Pesare in una ciotola tutti gli ingredienti secchi e miscelarli. Unire l'olio emulsionato all'acqua ed amalgamare bene. Aggiungere le nocciole sbriciolate con le mani e in ultimo il cioccolato fuso, rimestare bene e versare in una tortiera per ciambelle (io ne ho una in silicone, quindi non ungo altrimenti ungere prima la tortiera) livellare bene e decorare con le codette.
(la mia colazione + 1 spremuta d'arance)

Nota 1: Avendo usato dell'acqua potevo aumentare la dose di olio.
Nota 2: Queste nocciole, derivando dalla spremitura non contengono olio e sono meno croccanti di quelle intere, infatti nella torta restano morbide.

giovedì 2 febbraio 2012

NoccioOlio

Girovagando sui blog dedicati alla cucina, ho notato che molte foodblogger attivano delle collaborazioni con ditte alimentari, o che producono oggetti da utilizzare in cucina.
Questa cosa mi ha incuriosito, e dopo attenta valutazione ho preso il coraggio a due mani e scritto ad una di queste ditte, si tratta della Noccioolio del Monferrato e sono stati gentili e celeri nel rispondermi, e quindi da oggi anche io sono entrata nel mondo delle collaborazioni.
Adesso non mi resta che provare i prodotti che mi hanno inviato, ovviamente ho fatto una ricerca in rete sulle proprietà delle nocciole e quindi del loro olio, e usandoli non si possono avere che benefici ... ovvio se non si ha un'allergia alle nocciole .

Olio di nocciole

Noccio Cialda

continuazione

Ci sono stalattiti in giro per tutta la città. 
Vedo di convincere i due mostri a scendere per fare un bel pupazzo di neve, stavolta viene proprio bene.

Neve Neve e ancora Neve

MANCANO SOLO GLI SCI!
Tra le due macchine nere c'è la nostra piccolina, con le cornine da fuori.
Questo è il giardino di fronte al balcone della mia cucina,bello da vedere vero?
Sono due giorni che nevica INITERROTTAMENTE!! Basta non se ne può più. Tra queste auto c'è anche la nostra ma non si distinguono più. Le strade di Modena sono tutte così, non si circola in sicurezza.
Il comune ha detto che non ci sono soldi e che i cittadini si devono comprare le ruote termiche, e senza sono multe. Spargi sale e spazzaneve c'è uno a morte di Papa, perchè non li hanno fatti uscire causa mancanza di denaro. Però le tasse regionali e comunali sulla busta paga se le prendono!! Se volete fare la settimana bianca non c'è bisogno di andare in montagna basta farmi una telefonata e il gioco è fatto