giovedì 21 aprile 2011

ci vuole pazienza...

La situazione lavorativa sta peggiorando, l'interlocutore diretto con cui purtroppo devo avere a che fare ha deciso che non vuole più parlarmi e le nostre comunicazioni procedono via e-mail. Non so se la cosa sembra più ridicola o più tragica.
Visto che non ci parliamo gli ho chiesto conferma delle ferie (chieste il mese scorso) per iscritto, questa e le altre e-mail scambiate le ha date al presidente, col quale ieri pm ho avuto l'onore di parlare. Sembra però che lui voglia mantenere il suo punto (che a me sembra tanto un puntiglio) dato che 10 minuti fa rispondendo al telefono sentendo la mia voce ha messo giù.
Io non so se ridere o piangere, ma una cosa è certa, sono stanca e senza energie :(

sabato 9 aprile 2011

Sfogo estemporaneo

Caro mr P. mi spiace se pensi che io sia arrabbiata con te... non sono arrabbiata ne cerco di metterti i bastoni tra le ruote, in quello sei bravissimo da solo. Quello che sta accadendo nelle ultime settimane è squisitamente una questione di lavoro e professionalità.
Che tu non abbia mai capito un tubo di quello che è il mio lavoro, ne avevo avuto sentore nel corso di questi anni, ma la tua interpretazione di 10 giorni fà me ne ha dato conferma, e la tua uscita di ieri ... fattelo dire dal più profondo del cuore rasenta il ridicolo.
Io però mi sono scocciata, ormai la misura è piena e cosa forse strana (ma a me è sempre capitato così) quando mi rendo conto che non posso cambiare le cose mi pacifico. Faccio e continuerò a fare il mio dovere, almeno finché lavorerò quà, visto e considerato che son sei mesi che stai facendo terrorismo nei riguardi dei miei servigi...
Credo che se un datore di lavoro (precario nel suo ruolo come lo sei tu, dato che tu dici ti vogliono defenestrare) per avere la collaborazione dei dipendenti deve motivarli e non demotivarli, tu invece non hai fatto altro che spargere veleni e dubbi...
Non ho paura di perdere il lavoro, e forse questo tu non l'hai capito, non ho paura perché ne ho le scatole piene di gente che non o capisce le regole o non vuole applicarle, e visto e considerato che mi pagate affinché queste regole siano rispettate, non capisco quest'atteggiamento e non sopporto che mi si voglia imputare un errore dovuto solo alla tua imperizia e al tuo egocentrismo. Dalla tua ultima "minaccia" sembrerebbe che tra un mese saprò di che morte morire ... e sia, nel frattempo continuerò a fare quello che è mio dovere fare, indipendentemente da te.